regole

Scopo del gioco è rimandare, respingendola con la racchetta, la palli­na oltre la rete, facendole compiere almeno un rimbalzo nella metà campo avversaria e cercando di indurre l'avversario all'errore. L'incontro (che può essere di singolare o di doppio) ha inizio quando la pallina lascia la mano del giocatore al servizio (dal 2000 è vietato al battitore nasconde­re la palla al momento del lancio); ogni giocatore serve per 2 volte consecutive (nel doppio si alter­nano tutti e quattro i giocatori secondo un ordine prestabilito all'inizio di ogni set). Perché il servizio sia regolare la pallina deve compiere un primo rimbalzo sulla metà campo del battitore e un altro sul campo avversario; nel caso in cui la pallina toc­chi la rete, il servizio verrà semplicemente ripetu­to, senza dar luogo ad alcuna penalità. Nel doppio, il giocatore cui spetta il servizio deve battere in diagonale, dalla metà destra del proprio campo (delimitata dalla linea longitudinale del tavolo), per indirizzare la palla nella metà destra del cam­po avversario. Un giocatore guadagna un punto quando la pallina compie più di un rimbalzo sul campo avversario, oppure quando l'avversario non riesce a rinviarla in modo corretto (indiriz­zandola fuori dal campo, o colpendola al volo o, ancora, con qualcosa di diverso dalla racchetta o dalla mano che la impugna. Costituisce inoltre fal­lo (e quindi punto per l'avversario) toccare il tavolo con la mano libera, spostare il tavolo o tocca­re la rete con il proprio corpo o con la racchetta. Nel doppio i giocatori di una coppia devono alter­narsi nello scambio colpendo la pallina una volta per uno, indipendentemente dalla zona di campo nella quale quest'ultima rimbalza. Una gara si di­sputa al meglio dei 5 set (la vittoria va quindi a chi se ne aggiudica per primo 3) o dei 7 set (nelle fina­li internazionali); un set viene vinto da chi rag­giunge per primo 11 punti, con almeno 2 di scarto sull'avversario (fino al 2003 si dovevano totalizza­re invece 21 punti). In caso di parità sul 10-10, si prosegue a oltranza (con un solo servizio a testa) fino al raggiungimento del distacco minimo. Nelle gare ufficiali sono presenti un arbitro e, seduto di fronte a lui, dall'altra parte del lato lungo del tavo­lo, un assistente (che ha anche il compito di se­gnapunti). Equivale al tie break l'expedite sys­tem. Se un set arriva ai dieci minuti, o prima se ri­chiesto da entrambi i giocatori, (a meno che non si sia sul 9 pari) si va avanti con un servizio a testa e il giocatore che riceve si aggiudica il punto se rie­sce a ribattere per 13 volte consecutive.

Campo di gara ed equipaggiamento. Gli incontri si disputano su un tavolo di 274 cm di lunghezza per 152,5 cm di larghezza, posto a 76 cm di altezza da terra e divi­so a metà da una rete alta 15,25 cm e larga 184 cm. Lungo i bordi del tavolo, solitamente di colore scuro, sono segnate le linee laterali, larghe 2 cm e di colore bianco. Dal centro della linea di fondo si diparte poi un'altra linea (larga 3 mm) che divide il campo in due per il senso della lunghezza e che riveste importanza ai fini del gioco negli incontri di doppio. Le competizioni ufficiali possono esse­re disputate solo al coperto; intorno al tavolo deve essere prevista un'area libera (14 m di lunghezza per 7 di larghezza) tale da consentire possibilità di movimento ai giocatori. L'area deve essere inoltre ben illuminata e con un soffitto alto almeno 5 m. La racchetta, costituita da un'impugnatura e da un telaio, può avere qualsiasi forma, dimensione e peso, purché lo stesso telaio sia piatto, rigido e composto per almeno 1'85% da legno (cui spesso vengono aggiunti rinforzi in alluminio o titanio). Le due facce della racchetta che colpiscono la pal­lina sono ricoperte da una varietà di gomme e spugne, lisce o con puntini sporgenti di lunghezza variabile, caratteristiche selezionate dal giocatore in base al proprio stile di gioco (lo spessore com­plessivo del rivestimento non può superare però i 4 mm). La racchetta non deve necessariamente avere lo stesso rivestimento su entrambi i lati; per questo motivo ai giocatori è concesso, prima di un incontro ufficiale, esaminare la racchetta dell'av­versario per rendersi conto dei tipi di superficie utilizzati. Nelle competizioni ufficiali, inoltre, le due facce della racchetta devono obbligatoriamente essere di colore rosso e nero, e i rivestimen­ti esterni devono riportare il marchio dell'omolo­gazione da parte della ITTF. La pallina regolamen­tare è stata ingrandita nel 2003 per rallentare la velocità del gioco e migliorare così la visibilità da parte del pubblico in sala e di quello televisivo; realizzata in celluloide ad alta restituzione di rim­balzo, misura 40 mm di diametro e ha un peso di 2,7 g; il colore può essere bianco o arancione (a seconda del colore della superficie del tavolo).