regole tiro a segno

Campo di gara.Le gare di tiro a segno possono avere luogo sia all'aper­to, nei cosiddetti campi di tiro, sia al chiuso, in poligoni coperti (in entrambi casi si tratta di superfi­ci rettangolari). I poligoni sono divisi in tre sezio­ni: la stazione di tiro, comprendente il box da cui sparano i tiratori e lo spazio riservato alla giuria; la stazione dei bersagli; l'area del parapalle, ovve­ro la zona di sicurezza situata alle spalle dei ber­sagli. Proprio l'aspetto legato alle apposite zone di sicurezza è quello che rende preferibile l'utiliz­zo dei poligoni rispetto agli spazi aperti. Un'altra questione è quella dell'uniformità di illuminazio­ne: nei campi di tiro, per ovviare a questo incon­veniente, i bersagli sono rivolti generalmente a nord, in modo da evitare problemi di visibilità a chi spara.
Equipaggiamento e specialità. I tiratori possono indossare un guanto in pelle (o in materiale sintetico) e delle cuffie che li protegga­no dal rumore degli spari. Le competizioni si svolgono con armi lun­ghe (fucili e carabina) o corte pistola), al­l'interno di poligoni o campi di tiro muniti di ber­sagli o sagome di varie dimensioni e forme, mobi­li o immobili, posti a differenti distanze. I tiratori con le armi lunghe mirano ai bersagli da quattro diverse posizioni (in piedi, in ginocchio, a terra e di caccia, assai vicina a quella in piedi), cercando di colpire il centro del bersaglio e quindi di totaliz­zare il maggior numero di punti. Nel tiro con la pi­stola la posizione è solo quella in piedi. Il tiratore si pone nella piazzola o nello stand di tiro e spara a bersagli che, secondo la distanza (10, 25,50 o 300 m), hanno dimensioni differenti. Dal vecchio si­stema del foglio di carta con cerchi concentrici scuri (in cui il più piccolo, il punto nero detto «mouche» - ovvero «mosca» - ha il punteggio più alto, vale a dire 10), si è passati poi al bersaglio elettronico che, anche per facilitare gli spettatori, consente tramite video di seguire in tempo reale l'andamento della gara individuando subito le zo­ne colpite.Nel tiro a segno con carabina le specialità sono: carabina libera (calibro 5,6 mm, di peso non superiore a 8 kg e con impugnatura a pistola), carabina sportiva (riservata alle donne, di calibro 5,6 mm e peso non superiore ai 6,5 kg), arma libera (calibro non superiore agli 8 mm), carabina standard (calibro non superiore agli 8 mm e con resistenza del gril­letto di 1500 g) e carabina a 10 m (ad aria com­pressa o a gas, di calibro 4,5 mm e peso non supe­riore ai 5,5 kg). Le specialità che prevedono l'uso della pistola sono: pistola automatica (calibro 5,6 mm, di peso non superiore a 1260 g), pistola gros­so calibro (calibro da 7,62 a 9,65 mm, peso non su­periore ai 1400 g e con impugnatura e appoggio particolari), pistola sportiva e pistola standard (calibro 5,6 mm long rifle, con resistenza del gril­letto allo scatto di 1000 g), pistola libera (a per­cussione anulare, calibro 5,6 mm) e pistola a 10 m (ad aria compressa o a gas, calibro 4,5 mm, carica­ta a pallini).
Le specialità si suddividono in «olimpiche» e «non olimpiche»: le olimpiche sono sei nelle gare maschili (carabina libera a terra, carabina libera 3 posizioni, carabina a 10 m, pistola libera, pistola automatica e pistola a 10 m, dette anche carabina 50 m a terra, carabina 50 m 3 posizioni, carabina 10 m aria compressa, pistola 50 m, pistola 25 m automatica e pistola 10 m aria compressa) e quat­tro in quelle femminili (carabina standard 3 posi­zioni, carabina a 10 m, pistola sportiva o libera e pistola a 10 m, dette anche carabina 50 m 3 posi­zioni, carabina 10 m aria compressa, pistola 25 m e pistola 10 m aria compressa); le specialità non olimpiche sono, invece, carabina standard e a ter­ra per le donne, pistola grosso calibro, pistola stan­dard e bersaglio mobile a 10 m per gli uomini. Nelle gare di pistola libera i tiratori non sparano si­multaneamente, ma possono gestire il tempo a loro disposizione nel modo che ritengono più opportu­no; nella specialità pistola automatica, invece, tutti i tiratori sparano al comando dato dai giudici di ga­ra; nella specialità carabina tre posizioni i turni di ti­ro seguono sempre uno stesso ordine (a terra, in piedi e infine in ginocchio), ma, mentre le donne hanno un tempo complessivo da gestire come me­glio credono, gli uomini devono rispettare un tem­po prestabilito per ciascuna posizione. I colpi pos­sono essere sparati in sequenza continua (fino a un totale di 60) o essere suddivisi in serie di 20,30 o 40, in un arco di tempo variabile tra i 45' e i 150'. I pun­ti di ciascun concorrente si calcolano in base alla posizione dei fori dei proiettili sui bersagli. Se un foro viene a trovarsi sulla linea di demarcazione tra due zone del bersaglio stesso, al tiratore verrà attri­buito il punteggio maggiore tra i due coinvolti. Nel­le gare a squadre la classifica finale è stilata som­mando i punti ottenuti da ciascun tiratore.