Federer alla fine vince un grandissimo Del Potro

3 agosto. Federer conquista la finale con una partita spettacolare in tre set, durati quanto cinque: 3-6, 7-6, 19-17. L'ultimo insolito parziale nasce dalle particolari regole del tennis olimpico, che si gioca al meglio dei tre set, ma con l'opzione degli slam, per cui nell'ultimo non c'è tie breack. A differenza di altri incontri prolungati di questo genere, spesso giocati noiosamente solo sul servizio, in questa partita di 4 ore e 25' si sono visti fino alla fine scambi fantastici, con precisione, eleganza e lucidità mentale incredibili da entrambe le parti. Su Federer si potranno leggere infiniti meritatissimi riconoscimenti alla sua inimitabile grandezza, con i soliti insopportabili toni dei tanti, troppi, che non accettano altro tennista all'infuori di lui. E dunque vale la pena soffermarsi sulla statura tecnica e mentale di Juan Martin Del Potro, salutato nel 2009 come campione e poi un po' perso, oggi decisamente ritrovato, speriamo per molte stagioni e per valicare il recinto chiuso, da troppo tempo, dei primi quattro.