regole

È una tecnica di combattimento a mani nude; particolare preponderanza hanno le cadute (ukemi), poco pericolose dato che chi compie la proiezione è obbligato a sostenere l'avversario durante la caduta e a poggiare la mano a terra al momento dell’impatto. Secondo il metodo kodokan, il judo si divide in tecniche di proiezione, di controllo e tecniche per colpire i punti vitali (vietate nei combattimenti). Le prime comprendono proiezioni in posizione eretta, eseguibili con l'uso delle mani e delle braccia, dell’anca o dei piedi e delle gambe, e proiezioni eseguite direttamente a terra, sul dorso o sul fianco. Le tecniche di controllo si dividono in immobilizzazioni, leve articolari e strangolamenti. Gli incontri durano 5 min per gli uomini e 4 min per le donne. Vince chi prima del limite riesce a “schienare” l’avversario, a immobilizzarlo per 2 sec, oppure per resa dell'avversario. Se allo scadere del tempo regolamentare nessun concorrente è in vantaggio di punti (attribuiti secondo i movimenti più o meno corretti), si applica la regola del golden score: il combattimento prosegue e si chiude quando un concorrente passa in vantaggio; se ciò non accade, al termine dell'incontro l’arbiitro, previa consultazione con i giudici, assegna la vittoria.

Pedana di gara. L'area di competizione, le cui misure vanno da un minimo di 14x14 m a un massimo di 16x16 m, è divisa in un'area di combattimento (delimitata ai lati da una zona rossa di pericolo larga 1 m), che misura complessivamente da un minimo di 8x8 m a un massimo di 10x10 m, e un'area di sicurezza esterna alla zona di pericolo, larga 3 m. L'area di competizione è ricoperta di tatami di colore verde che misurano 1x2 m.
Abbigliamento. La tenuta da combattimento si chiama judoji: giacca e pantalone, generalmente di cotone. Sulla giacca, il cui lato sinistro è incrociato sopra il destro, si indossa una cintura di colore corrispondente al grado (bianco per il livello più basso, a cui seguono giallo, arancione, verde, blu, marrone, nero, bianco-rosso, rosso).