regole

Lo skateboarding, o semplicemente skateboard o skate, è un extreme sport, genere totalmente diverso dagli sport abituali nato in California circa negli anni ’60. In un certo senso lo skateboarding è stato inventato per permettere ai surfisti di praticare il proprio sport anche in assenza di mare mosso. Lo si pratica con uno speciale attrezzo, lo skateboard, che è costituito da una tavola in legno, un sandwich di acero canadese (famoso per la sua resistenza) munito di ruote montate su cuscinetti di precisione e di attacchi snodati (trucks o carrelli) che permettono di sterzare e che sono regolabili in base alla specialità ed al peso dell’atleta. Gli strati di legno d’acero (solitamente sette) vengono tagliati, pressati ed incollati insieme in modo da garantire alla tavola (deck) grandi doti di robustezza e flessibilità. 
Lo sport è composto da molte specialità, tra le quali le più importanti sono lo street-skating, il vertical-skating, le specialità di “velocità” (tra cui lo slalom skateboarding, lo slalom boardercross, il downhill, lo streetluge), il longjump e il freestyle. La forma e la dimensione della tavola, e il tipo di accessori, differiscono in base alla specialità praticata. Sono tutte concave per permettere di avere più stabilità e manovrabilità. Grazie alle tecnologie odierne, è possibile costruire tavole in fibra di carbonio. Queste ultime, data la loro rigidezza sia flessionale che torsionale, permettono all’atleta delle discipline di velocità, attraverso la tecnica di “slalompumping”, di trasferire direttamente sulla tavola una grossa percentuale della spinta di gambe ottenendo una conduzione di curva in accelerazione (senza dispersioni legate a torsioni e flessioni che limiterebbero la forza applicata e la precisione di inserimento in curva).