8 agosto: si chiudono i Giochi Olimpici di Tokyo 2020

8 agosto 2021. Tradizionale cerimonia di chiusura e passaggio della fiaccola a Parigi per i Giochi del 2024. Un po' sottotono lo spettacolo a Tokyo, invece grande entusiasmo al Trocadéro con gente in festa e il passaggio della Patrouille, le frecce tricolori francesi.

 da tokyo  a parigi  

I Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo avranno un posto di spicco nella storia delle Olimpiadi perché indissolubilmente legati alla pandemia del Covid-19. Innanzitutto per l’obbligato rinvio di un anno (seconda volta per il Giappone dopo l’annullamento dell’Olimpiade del 1940 a causa della seconda guerra mondiale, ma bis anche di svolgimento dopo l’edizione del 1964); poi per la scelta, non tanto simbolica quanto economica, di mantenere la data 2020 anche se svolti nel 2021. E ovviamente rimarrà nella memoria la bassissima presenza di pubblico, con l’esclusione totale degli stranieri, sempre a causa della pandemia, purtroppo in Giappone in aumento durante i Giochi. Altri elementi, legati ai mutamenti culturali, li contraddistinguono: il più alto numero di sempre di atlete (nella squadra paralimpica italiana addirittura superiore alla componente maschile) e la decisione, sempre legata al riconoscimento della parità di genere, di designare due portabandiera, un uomo e una donna. L’attenzione speciale alla sostenibilità: i mezzi di trasporto tutti elettrici; le medaglie, la fiaccola, le pedane, il vestiario, persino i letti, tutto realizzato con materiali riciclati e che in gran parte verranno riutilizzati. Un segno dell’evoluzione culturale anche l’ampliamento della squadra dei rifugiati, presente in forma ufficiale per la prima volta anche nei Giochi Paralimpici.
Ormai tradizionale, invece, la polemica: la popolazione locale ostile per gli altissimi costi, ulteriormente lievitati con il rinvio di un anno.
 
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