Guor Marial è il maratoneta del Sud Sudan che correrà alla Olimpiadi di Londra come atleta indipendente, sotto la bandiera olimpica. È già successo nel 1992 ad atleti della Federazione Yugoslava e della Macedonia e nel 2000 ai rappresentanti di Timor Est. A Londra parteciperanno da indipendenti anche tre atleti delle Antille Olandesi.
Per lui la decisione è stata molto sofferta: il CIO ha impiegato nove mesi per prender la decisione.
Guor Marial è nato nel Sud Sudan proprio mentre sta riesplodendo la guerra civile che porterà nel 2011 all’indipendenza del Paese. Nel conflitto pede otto fratelli e molti altri familiari. Dopo anni di soprusi e violenze riesce a fuggire in Egitto e infine a raggiungere gli Stati Uniti, dove ottiene lo status di rifugiato politico. Si laurea lavora e continua ad allenarsi per la maratona. Il suo record personale, è 2 ore 12 minuti 55 secondi, un tempo sufficiente per andare alle Olimpiadi. Il problema è la nazionalità, che non può essere Usa perché ha solo la carta verde. Nella classifica della maratona accanto al suo nome c’è la sigla “SUD”, Sudan. Il presidente Omar Bashir gli offre di gareggiare sotto la bandiera di Khartoum. È incredibile, visto che dopo la proclamazione dell’indipendenza ha imposto la rescissione dei contratti dei calciatori sud sudanesi.
Ma Guor non può accettare l’offerta di Bashir. “Ho perso la mia famiglia, i miei parenti” ha detto all’agenzia Reuters. “Due milioni di persone sono morte in Sud Sudan. Per me, rappresentare il Sudan vorrebbe dire tradire la mia nazione, mancare di rispetto al mio popolo morto per la libertà. È una grande responsabilità, è fondamentale prendere la giusta decisione. La voce del Sud Sudan è stata ascoltata. Ora ha finalmente un posto nella comunità mondiale. Anche se non porterò la bandiera a queste Olimpiadi, la nazione sarà lì comunque. Il sogno si è avverato. La speranza del Sud Sudan è viva”.