regole

Le gare ufficiali di velo­cità si disputano sulle distanze di 500 m, 1000 m, 1500 m, 5000 m e 10.000 m, per gli uomini, e su 500 in, 1000 m, 1500 m, 3000 m e 5000 m, per le donne. E’ previsto anche l'inseguimento a squadre, sia maschile sia femminile. Altre due modalità di gara sono l'ali around e lo sprint. Il primo raggruppa quattro prove in due giorni: 500, 1500, 5000 e 10.000 in campo maschile e 500, 1500, 3000 e 5000 in campo femminile. In ogni prova il tempo otte­nuto viene diviso per il numero di volte in cui 500 entra nella distanza coperta (per es., sui 1500 m il tempo viene diviso per tre, nei 3000 per sei e così via). Vince l'atleta che realizza il tempo totale più basso. Lo sprint contempla le due prove più velo­ci: 500 m e 1000 m. La classifica finale viene stilata in base alla somma dei tempi. Le gare si svolgono in una sola manche tranne quella dei 500 m; si disputano a tempo, sono divise in batterie, ognuna delle quali vede al via due pattinatori, per cui vengono usate due corsie. A ogni giro è obbligatorio il cambio di corsia, che avviene al­l'uscita di curva prima del rettilineo d'arrivo; chi pattina all'esterno ha la precedenza. Nella gara di inseguimento a squadre, ogni squadra è composta da tre atleti che si sfidano in gare eliminatorie per giungere poi alla finale.
Mass start, inserita nei Giochi del 2018, è una competizione in cui sono previsti degli sprint intermedi che assegnano un determinato punteggio (con quello finale che vale sei volte di più per il primo).

Pista di gara.Si gareggia su una pista ovale di 400 m; le curve sono a semicerchio mentre i 2 rettilinei misurano 70 m; ogni corsia è larga 4 m. L'inizio della zona di cambio corsia è segnata con neve non ghiacciata: un accorgimento per far sì che non venga danneg­giato l'atleta che dovesse toccarla.

Equipaggiamento. I pattini da ve­locità sono composti di una calzatura sotto la qua­le è fissata una lama d'acciaio. La lunghezza delle lame varia da 38 a 43 cm, con uno spessore com­preso tra 1 e 1,5 mm. Gli atleti indossano una tuta aderente che può essere dotata di un cappuccio per ridurre la resistenza aerodinamica. Inoltre un fondamentale aiuto proviene dai clap skate, gli speciali pattini impiegati per massimizzare la velocità. Questi particolarissimi pattini da ghiaccio sono dotati di una lama che, a differenza di quanto accade solitamente, non è fissata alla suola. La lama è, infatti,attaccata tramite un cardine posto nella parte anteriore del pattino e da ciò deriva l'impressione che gli atleti, per così dire, saltino mentre pattinano.

Aspetti di biomeccanica. Sulle lunghe distanze i pattini permettono di mantenere una velocità doppia rispetto alla corsa, 40-45 km/h invece di 20 km/h, e un risparmio energetico del 15%. Questo dipende dal fatto che la meccanica della locomozione sui pattini è molto diversa da quella della corsa. In quest'ultima la forza di reazione dovuta alla spinta del piede è diretta principalmente verso l'alto, la spinta avviene in una posizione fissa e, a ogni passo, la gamba deve essere riportata in avanti per riprendere contatto con il terreno; la necessità di riassumere la posizione di spinta è costosa, comportando un dispendio di energia, circa l'80% del totale, che non serve direttamente alla progressione. Nel pattinaggio, invece, durante l'avanzamento la gamba che spinge rimane sempre indietro rispetto al tronco, portandosi nella posizione di scivolata piuttosto lentamente e l'80% della potenza sviluppata dai muscoli viene utilizzata per la progressione.