regole
Pista di gara.Si gareggia su una pista ovale di 400 m; le curve sono a semicerchio mentre i 2 rettilinei misurano 70 m; ogni corsia è larga 4 m. L'inizio della zona di cambio corsia è segnata con neve non ghiacciata: un accorgimento per far sì che non venga danneggiato l'atleta che dovesse toccarla.
Equipaggiamento. I pattini da velocità sono composti di una calzatura sotto la quale è fissata una lama d'acciaio. La lunghezza delle lame varia da 38 a 43 cm, con uno spessore compreso tra 1 e 1,5 mm. Gli atleti indossano una tuta aderente che può essere dotata di un cappuccio per ridurre la resistenza aerodinamica. Inoltre un fondamentale aiuto proviene dai clap skate, gli speciali pattini impiegati per massimizzare la velocità. Questi particolarissimi pattini da ghiaccio sono dotati di una lama che, a differenza di quanto accade solitamente, non è fissata alla suola. La lama è, infatti,attaccata tramite un cardine posto nella parte anteriore del pattino e da ciò deriva l'impressione che gli atleti, per così dire, saltino mentre pattinano.
Aspetti di biomeccanica. Sulle lunghe distanze i pattini permettono di mantenere una velocità doppia rispetto alla corsa, 40-45 km/h invece di 20 km/h, e un risparmio energetico del 15%. Questo dipende dal fatto che la meccanica della locomozione sui pattini è molto diversa da quella della corsa. In quest'ultima la forza di reazione dovuta alla spinta del piede è diretta principalmente verso l'alto, la spinta avviene in una posizione fissa e, a ogni passo, la gamba deve essere riportata in avanti per riprendere contatto con il terreno; la necessità di riassumere la posizione di spinta è costosa, comportando un dispendio di energia, circa l'80% del totale, che non serve direttamente alla progressione. Nel pattinaggio, invece, durante l'avanzamento la gamba che spinge rimane sempre indietro rispetto al tronco, portandosi nella posizione di scivolata piuttosto lentamente e l'80% della potenza sviluppata dai muscoli viene utilizzata per la progressione.