regole

La specialità prevista è una sola, il singolo: nella gara olimpica, così come nei Campionati europei, cia­scun concorrente ha a disposizione due prove, e dalla somma dei tempi viene determinata la classifica finale. Gli atleti partono in piedi, come nel bob: al semaforo verde, hanno 30" per prendere il via. Dopo la rincorsa iniziale, dai 25 ai 40 m, in cui spingono la slitta afferrandola per gli appositi supporti, si sdraiano sull'attrezzo, che guidano per tutta la discesa solo tramite i movi­menti del corpo. Durante la prova, si raggiungo­no velocità pari anche a 130 km/h.
Campo di gara. Le gare si svolgono su una pista ghiacciata, prevalentemente artificiale, utilizzata anche per lo slittino e il bob. La lunghezza del tracciato va da un minimo di 1200 m a un massimo di 1650 m, con una pendenza massima del 12%. Il per­corso, composto di un’alternanza di curve e retti­linei, deve presentare i tratti più impegnativi nei primi due terzi del proprio sviluppo. Una volta superato il traguardo, il rettilineo finale deve as­sumere pendenza in salita, in modo da consentire la frenata della slitta.
Equipaggiamento. La slitta, in acciaio e fibra di vetro, con la superficie su cui poggia l'atleta munita di imbottitura, può es­sere lunga tra gli 80 e i 120 cm, e alta dagli 8 ai 20. Il peso dell'attrezzo non può superare i 33 kg per gli uomini e i 29 per le donne; è obbligato­rio che il peso complessivo di atleta e slitta non ecceda rispettivamente i 115 e i 92 kg. Sulla slitta, i cui pattini d'acciaio distano tra loro fra i 34 e i 38 cm, non ci sono meccanismi per lo sterzo o la frenata, ma è possibile applicare una zavorra aggiuntiva al fine di raggiungere il peso massimo consentito. L'atleta indossa una tuta aderente e un casco aerodinamico con visiera, oltre ad appo­site scarpette dotate di un massimo di 8 chiodi dalla lunghezza di 7 mm e dal diametro di 8.