regole

Nell'accezione generica fanno parte delle canoe sia i kayak nei vari sottotipi (da fiume, da mare, da turismo, olimpico, da gioco, da polo, sit-on-top ecc.), sia le canoe di tipo canadese, sia le piroghe, le canoe polinesiane, le dragon boat e molti altri tipi in uso da millenni presso i popoli di molte regioni del mondo, dall'Artico all'Asia del sud al Pacifico e all'America. In alcuni casi la propulsione può essere aiutata anche da una vela.
Lo sport si pratica su piccole imbarcazioni chiamate "canoa canadese" e "kayak", termine che deriva dalla lingua inuit con il quale si designano barche costruite con pelli di foca. Le imbarcazioni sono molto simili; ciò che rende differenti le gare è la posizione che l'atleta assume all'interno della barca e il tipo di pagaia utilizzato. Mentre nel kayak il pilota è seduto e rema con una pagaia a doppia pala, nella canoa canadese si resta in ginocchio e si utilizza una pagaia con una sola pala. Il termine canoa
È usato con tre significati diversi, uno più generale, uno più specifico, uno per estensione:
a) in senso generale, si chiama canoa qualunque tipo di piccola imbarcazione mosso da una pagaia, cioè uno strumento dotato di una parte tubolare (fusto o manico o anche tubo) e da una o due pale che immerse nell'acqua costituiscono il punto di appoggio per la propulsione del mezzo, che avviene senza vincoli meccanici tra la pagaia e il mezzo. La pagaia infatti, a differenza dei remi, non è collegata alla imbarcazione attraverso un punto di perno (lo scalmo), la trasmissione dell'energia cinetica alla canoa avviene perciò attraverso i punti di appoggio del canoista ed è affidata principalmente alla forza della parte superiore del corpo, attraverso una catena muscolare/cinetica che parte dalla presa della pagaia con le mani;
b) in senso più specifico però si usa il termine canoa per indicare la sola canoa di tipo canadese;
c) per estensione si chiama comunemente canoa anche lo sport che comprende la pratica agonistica o ludica dell'attività canoistica. La canoa canadese e di diversi tipi; la distinzione principale da farsi è fra tipi aperti e tipi chiusi. Le canadesi originarie, usate dagli indiani del Nord America, sono generalmente aperte, e destinate all'uso in grandi fiumi e laghi, ma con possibilità limitate di affrontare acque mosse e onde marine, proprio in quanto aperte. Hanno di contro buona stabilità e ottime capacità di carico, con la possibilità di trasportare anche uno o più passeggeri ospiti. Un altro tipo di canadese, usato soprattutto in competizioni su fiumi, è invece chiuso con pozzetto e paraspruzzi simili a quelli dei kayak; ma la progressione è fornita dalla pagaia a una sola pala e spesso il pagaiatore non sta seduto nella imbarcazione, ma inginocchiato, perché questa posizione permette di utilizzare durante la pagaiata i potenti muscoli della zona dorsale e addominale. Il Kayak è un tipo di canoa originariamente utilizzata dagli Inuit. Si differenzia dalla canoa propriamente detta (o canoa canadese) per essere concepita per l'uso in propulsione e manovra di una pagaia a doppia pala, mentre la canoa canadese viene spinta e manovrata con l'uso della pagaia a pala singola.

L'iniziale delle varie gare (K o C) sta per Kayak oppure Canadese ed il numero identifica i posti dell' imbarcazione
La FICK (Federazione Italiana Canoa e Kajak) coordina tre grandi attività sportive all'apparenza simili, ma assai differenti come impostazione tecnica:
1) Canoa Olimpica effettuata su acque tranquille
2) Canoa Fluviale effettuata su acque vive a carattere torrentizio
3) Canoa Polo effettuata su uno specchio d'acqua tranquillo. Canoa olimpica
Le competizioni riservate alla Canoa Olimpica si distinguono in: velocità e fondo.
Le gare si svolgono su campi di gara divisi in corsie larghe 9 mt., delineate da boe; le corsie sono sempre in numero di 9 e numerate da 1 a 9 da Sx a Dx rispetto il senso di marcia, guardando il traguardo.
Nelle gare di "Maratona" non esistono corsie; il campo di gara è delimitato da apposite boe di virata, sei per ciascuna virata, attorno alle quali i concorrenti devono girare e percorrere il tracciato per compiere i giri necessari a coprire la lunghezza stabilita dal Regolamento di gara. Canoa fluviale
Contrariamente al Canottaggio ed alla Canoa olimpica la Canoa Fluviale trova i suoi campi di gara su acque vive a carattere torrentizio. Le competizioni si distinguono in: Discesa, Discesa Sprint, Slalom.
Si svolgono su tratti fiumi delimitati da Partenza e Arrivo, ma mentre per la Discesa e la Discesa Sprint il percorso tra la partenza e l'arrivo è lasciato alla libera scelta del concorrente, per lo Slalom vengono distribuite delle porte lungo il corso del fiume (tipo slalom gigante nello sci) entro le quali il concorrente deve obbligatoriamente passare, non importa se in discesa o in risalita del fiume, ma senza toccarle, pena l'aggiunta, al tempo netto fatto registrare fra partenza ed arrivo, di 2,5 punti per ogni infrazione.
La discesa sprint è una discesa tradizionale effettuata su di un percorso ridotto e articolata in due manche (in effetti sono due gare). Potrebbe essere richiesto il rilevamento di uno o più tempi intermedi per aumentare la spettacolarità di uno sport che non è facilmente seguito dal pubblico.
L'ordine di partenza della prima manche viene stilato con le stese regole della discesa tradizionale, solo che le priorità partono per ultime. Nella seconda manche (o gara) i concorrenti prendono il via secondo l'ordine di arrivo rovesciato della prima manche (o gara) ovvero l'ultimo concorrente parte per primo e il primo parte per ultimo. Per le gare regionali non si applica la regola di partenza dell'ordine inverso. La classifica finale viene compilata in base alla somma delle due manche (o gare); non esistono penalità aggiuntive. Tutte le gare di canoa fluviale possono essere disputate sia individualmente che a squadre (solitamente composte da tre atleti dello stesso Club o Società).