la carta olimpica

La Carta olimpica è la codificazione dei principi fondamentali dell’olimpismo, delle regole e degli statuti adottati dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO). Essa regola l’organizzazione, le azioni e il funzionamento del Movimento olimpico e fissa le condizioni per la celebrazione dei Giochi Olimpici. In sintesi, la Carta Olimpica ha tre obiettivi principali:

  1. in quanto documento di base di natura costituzionale, stabilisce e ricorda i principi fondamentali e i valori essenziali dell’Olimpismo;
  2. serve da statuto per il Comitato Olimpico Internazionale;
  3. definisce i diritti e gli obblighi reciproci delle tre parti costitutive del Movimento olimpico: le Federazioni Internazionali, i Comitati Nazionali Olimpici, i comitati organizzativi dei Giochi Olimpici, che devono conformarsi tutti alla Carta Olimpica.

Dopo questo preambolo e dopo la definizione dei 7 principi fondamentali dell’olimpismo, la Carta olimpica si struttura in 6 capitoli e 61 articoli che definiscono ruoli, scopi e reciproche relazioni delle tre entità costitutive indicate nel preambolo (capp.1-4), le norme per l’organizzazione e la partecipazione ai Giochi (cap.5), le sanzioni e le procedure disciplinari (cap.6).

La Carta è stata pubblicata per la prima volta nel 1908, con il titolo di “Annuario del Comitato Internazionale Olimpico”; alcune delle regole contenute in questa prima Carta erano già state scritte da Pierre de Coubertin intorno al 1898. Sebbene il titolo “Carta olimpica” sia generalmente utilizzato per indicare tutte le edizioni della carta, esso è stato assunto solo dalla pubblicazione del testo del 1978.

La Carta viene pubblicata in francese e in inglese. A questo proposito si legga l’art. 23:

  1. Le lingue ufficiali del CIO sono il francese e l'inglese;
  2. In tutte le Sessioni del CIO la traduzione simultanea dovrà essere fornita anche in tedesco, spagnolo, russo e arabo.
  3. In caso di divergenza tra i testi francese e inglese della Carta Olimpica o in altro documento del CIO, il testo francese farà fede, salvo espressamente e diversamente disposto per iscritto.

Quest’ultimo punto chiarisce perché il CIO abbia a lungo vietato le traduzioni del testo in altre lingue, tanto che l’unica versione italiana, realizzata dopo lunghe trattative diplomatiche, è del 1999 (a cura di Rosella Frasca, Casa Editrice Società Stampa sportiva di Roma). 

Se è vero che la Carta Olimpica esprime valori che superano la dimensione sportiva, è inevitabile che le varie redazioni mostrino l’evoluzione e i cambiamenti nel tempo sul piano etico e culturale. In tal senso, a titolo d’esempio, rappresenta una svolta l’anno 1988, che registra il primo parziale superamento dell’esclusione dei professionisti e una formulazione più precisa contro il doping: le due facce di un’ulteriore impennata della pressione mediatica per grandi prestazioni.