Pyeongchang 2018
25 febbraio. Marit Bjørgen: 2 ori 1 argento 2 bronzi = 15
24 febbraio. Ester Ledecka: due sport due ori
23 febbraio. Pattinaggio di figura: primo oro per gli atleti senza bandiera
Hockey femminile: storica vittoria degli Usa sul canada
22 febbraio. Il torneo che aveva attirato l’attenzione internazionale, politica più che sportiva, per la partecipazione della squadra mista delle due Coree, divenuta simbolo della speranza di riunificazione, si conclude con lo spirito sportivo al cento per cento. A vent’anni dai Giochi di Nagano in cui venne ammessa per la prima volta la squadra femminile di hockey, gli Stati Uniti riescono a battere le avversarie storiche del Canada, e con il risultato di 3-2 agli shoot-out agguantano la sospirata medaglia d’oro. La rivalità tra i due team è fortissima, tanto che in fase di qualficazione il primo incontro tra le due squadre è finito in rissa, pratica a cui per la verità le canadesi non si sottraggono neanche nelle partite nazionali. Sul terzo gradino del podio la Finlandia.
La squadra femminile Usa riscatta anche la dolorosa eliminazione del team maschile già ai quarti, peraltro non inattesa, vista la discussa assenza dei giocatori professionisti imposta dalla NHL (National Hockey League), che non vuole interrompere il proprio campionato, né rischiare infortuni dei giocatori, né rinunciare a introiti pubblicitari televisivi che gli orari in notturna dalla Corea non consentono. Il divieto ha colpito anche il Canada, che però può comunque contare su un buon numero di giocatori talentuosi e affronterà domani la Germania in semifinale.
22 febbraio: arriva la decima medaglia per l’Italia
21 febbraio: nello sci alpino la “discesa perfetta “ di Sofia Goggia
E finalmente è oro nella discesa dello sci alpino. Sofia Goggia è la prima italiana a compiere l’impresa davanti alla norvegese Ragnhild Mowinckel e alla favorita Lindsey Vonn, che deve accontentarsi del bronzo.
Marit Bjørgen, campionessa dello sci di fondo è oltre la leggenda dei Giochi Olimpici: con il bronzo conquistato nella sprint a squadre la norvegese, 38 anni, supera il connazionale Ole Einar Bjordalen (13 medaglie nel biathlon) e diventa l'atleta più medagliata di sempre nei Giochi invernali con 14 medaglie in cinque olimpiadi: 7 ori (sprint, inseguimento, staffetta a Vancouver 2010; 30 km, inseguimento, sprint a squadre a Soči 2014; staffetta a Pyeongchang 2018), 4 argenti (staffetta a Salt Lake City 2002; 10 km a Torino 2006; 30 km a Vancouver 2010; skiathlon a Pyeongchang 2018), 3 bronzi (10 km a Vancouver 2010; 10 km e sprint a squadre a Pyeongchang 2018).
20 febbraio: due staffette, due medaglie per l'Italia
Short track: la staffetta composta da Arianna Fontana, Martina Valcepina, Lucia Peretti e Cecilia Maffei afferra l’argento alle spalle della squadra coreana, in una gara avventurosa, che ha sancito solo con la verifica delle immagini il secondo posto delle azzurre e il bronzo alla squadra olandese dopo la squalifica di Cina e Canada.
Biathlon: anche qui una gara tesa fino all’ultimo per il bronzo della staffetta mista composta da Lisa Vittozzi, Dorothea Wierer, Lukas Hofer e Dominik Windisch. Primo gradino del podio alla Francia, quindi a Martin Fourcade, che ottiene la sua terza medaglia d’oro in questi Giochi; argento alla Norvegia.
19 febbraio: oro ex aequo nel bob a due
L’equipaggio canadese formato da Justin Kripps e Alexander Kopacz divide l’oro con i tedeschi Francesco Friedrich e Thorsten Margis, dopo una gara sempre equilibrata. il precedente del pari merito risale a Nagano 1998. Inatteso il bronzo ai lettoni Oskars Melbardis e Janis Strenga, a soli cinque centesimi dai campioni.
18 febbraio: raddoppio d’oro per Hirscher e Fourcade
Sci alpino: dopo l'oro nella combinata, nuova medaglia d’oro per l’austriaco Martin Hischer nello slalom gigante, sigillo che mancava a un palmarès fatto, tra i tanti titoli, di sei ori mondiali e un argento a Sochi nello slalom speciale (argento al norvegese Henrik Kristoffersen, bronzo al francese Alexis Pinturault).
Biathlon: già due volte campione a Sochi, il francese Martin Fourcade aggiunge all'oro nell’inseguimento la medaglia d’oro conquistata al fotofinisch nella mass start, particolarmente ambita visti i due argenti di Sochi e Vancouver in questa specialità (secondo posto per il tedesco Simon Schempp, terzo posto per il norvegese Emil Hegle Svendsen).
17 febbraio: il giorno delle figure atletiche speciali
Sci di fondo: la norvegese Marit Bjørgen, nella leggenda fin dal primo giorno olimpico per età e numero di medaglie, conquista nella staffetta 4x5 il settimo oro.
Biathlon: tripletta per la campionessa olimpica a Vancouver e a Sochi, la slovacca Anastasiya Kuzmina che aggiunge l’oro nella mass start (partenza in linea) ai due argenti nelle gare di inseguimento e individuale.
Pattinaggio di figura: medaglia d’oro per il giapponeseYuzuru Hanyū, che conferma il titolo di campione olimpico conseguito a Sochi, doppietta riuscita prima di lui solo allo statunitense Dick Button (St. Moritz 1948 e Oslo 1952).
Sci alpino: nel Super Gigante è a suo modo speciale anche l’inatteso oro della ceca Ester Ledecka, campionessa di snowboard nello slalom parallelo, che beffa le superfavorite (l’austriaca Anna Veith argento per un centesimo, la liechtensteinese Tina Weirather bronzo per undici centesimi), e si candida alla possibile vittoria in due diverse discipline.
Lo snowboard porta il secondo oro all'Italia
Michela Maioli, conquista il primo oro per lo snowboard italiano nella specialità cross, secondo dei Giochi dopo i 500 di Arianna Fontana, a cui la neomedagliata si richiama esplicitamente:" Aver visto vincere Arianna, mi ha dato la carica e mi sono detta: non voglio argento o bronzo, io sono qui per l'oro". Argento alla francese Julia Pereira de Sousa Mabileau, bronzo alla ceca Eva Samkova, campionessa olimpica a Sochi.
15 febbraio, due medaglie di bronzo per l'Italia
Dopo vent’anni di attesa arriva la medaglia per lo sci alpino femminile: Federica Brignone vince la medaglia di bronzo nel gigante feminile (oro alla superfavorita Mikaela Shiffrin, argento alla norvegese Ragnhild Mowinckel). Delusione per Manuela Moelgg, che era in testa dopo la prima manche, ma non supera l’ottavo posto.
Nei 10000 m del pattinaggio di velocità bronzo per Nicola Tumolero, alla sua prima partecipazione, medaglia meno prevedibile rispetto ai 5000 m di cui è neo campione europeo (oro il canadese Ted-Jan Bloemen con il record olimpico di 12'39"77, argento l’olandese Jorrit Bergsma).
infine oro per Aljona
Sì, è vero, non si tratta di una gara individuale: i campioni olimpici a Pyeongchang nel pattinaggio di figura a coppie sono Aljona Savchenko e Bruno Massot, con un punteggio record nel secondo segmento di gara per questa specialità. Ma questa è soprattutto la medaglia d’oro di Aljona, finalmente. Anni 34, due nazionalità, tre partners, 28 medaglie complessive - la metà d'oro - tra Campionati mondiali, Europei e Grand Prix, 2 bronzi in quattro Giochi Olimpici, finalmente alla quinta partecipazione vince il titolo che incredibilmente mancava al suo palmarès, con un esercizio che ha meritato la standing ovation del pubblico.
14 febbraio. Vento forte ad Alpensia
Ancora una gara rinviata per lo sci alpino, lo slalom femminile, a cui si è aggiunta anche la 15 km individuale femminile del biathlon. Quattro le gare posticipate: discesa maschile , gigante femminile e 15km biathlon a giovedì 15, slalom femminile a venerdì 16, entrambi giorni con buone previsioni meteo. Non solo sulle piste di Alpensia domina il maltempo , visto che è stato chiuso per precauzione anche l’Olympic Park di Gangneung, sede dell’Ice Arena.
Intanto gli Stati Uniti conquistano la centesima medaglia ai Giochi invernali con l’oro di Shaun White nell’halfpipe dello snowboard, per la terza volta campione olimpico dopo Torino e Vancouver.
oro nello short track per arianna fontana, argento a federico pellegrino nello sci di fondo
13 febbraio. La prima medaglia d’oro italiana la conquista nella specialità preferita, i 500m, la nostra portabandiera Arianna Fontana, che onora così la responsabilità assegnatale e suggella una carriera olimpica cominciata a soli quindici anni con una medaglia di bronzo nella staffetta dei 3000m ai Giochi di Torino nel 2006, seguita da un argento e quattro bronzi tra Vancouver e Sochi. C’è voluto il fotofinish per stabilire la vittoria della nostra atleta sulla sudcoreana Minjeong Choi, peraltro in seguito squalificata per una scorrettezza nella traiettoria che ha ostacolato la canadese Kim Boutin, medaglia di bronzo, mentre l’argento è andato all’olandese Yara van Kerkhof.
Al fotofinish anche la gara sprint classica di sci di fondo che ha visto assegnato l’argento al nostro Federico Pellegrino, alla sua prima medaglia olimpica (oro al norvegese Johannes Hoesflot Hlaebo, bronzo al russo Alexander Bolshunov).
Nel panorama internazionale la reginetta della giornata è la diciassettenne Chloe Kim, statunitense di origini sudcoreane, che ha vinto l'oro nell'halfpipe dello snowbord, specialità di cui è il nuovo fenomeno.
Doppietta di Laura Dahlmeier nel biathlon
12 febbraio. Dopo l’oro nei 7,5 km sprint, l’atleta tedesca conquista il titolo olimpico anche nella 10 km inseguimento (argento alla slovacca Anastasiya Kuzmina, bronzo alla francese Anais Bescond). Sempre nel biathlon arriva l’attesa medaglia d'oro per il campione francese plurimedagliato Martin Fourcade nella 12.5 km inseguimento (argento per lo svedese Sebastian Samuelson, bronzo per il tedesco Benedikt Doll)
La squadra italiana di pattinaggio artistico non ce l’ha fatta a raggiungere il podio, si è fermata al quarto posto alle spalle degli Stati Uniti, trascinati anche dal triplo axel di Mirai Nagasu, che è sì la prima statunitense a effettuare questo salto ai Giochi Olimpici, tuttavia non la prima americana in assoluto (Tonya Harding nel 1991, Kimmie Meissner nel 2005), come tutti sanno non la prima in assoluto ai Giochi (prima di lei le giapponesi Midori Ito e Mao Asada); da ricordare anche le russe Ludmila Nelidina e Elizaveta Tuktamysheva e la giapponese Yukari Nakano. Prevedibili oro al Canada e argento alla squadra degli atleti olimpici russi.
Nello sci alpino le proibitive condizioni climatiche, tra freddo e vento, hanno costretto al rinvio anche dello slalom gigante femminile. La gara sarà recuperata giovedì 15 febbraio insieme alla discesa libera maschile non disputata il 10 febbraio.
Primo giorno di medaglie: ancora una volta tripletta olandese nel pattinaggio di velocità
Come già avvenuto in altre edizioni dei Giochi invernali, si realizza un podio tutto olandese. Carlijn Achtereekte, Ireen Wust e Antoinette De Jong si impongono nei 3000m f e aggiungono così in un solo colpo tre medaglie alle 105 con cui i Paesi Bassi dominano largamente il medagliere storico olimpico della disciplina.
Il primo oro dei Giochi va alla svedese Charlotte Kalla, che si aggiudica il titolo nello sci di fondo (argento alla norvegese Marit Bjørgen, bronzo alla finlandese Krista Parmakoski). Marit Bjørgen, a quasi 38 anni, è la più medagliata di sempre ai Giochi Invernali. Con questa undicesima medaglia sorpassa la russa Raisa Smentanina e l'italiana Stefania Belmondo a quota 10.
Il primo oro coreano, corredato dal primo record olimpico, lo conquista Lim Hyojun nei 1500 m maschili dello short track con il tempo di 2.10.485 (argento all’olandese Sjinkie Knegt, bronzo al russo Semen Elistratov).
11 febbraio: prima medaglia per l'Italia