hockey paralimpiadi

regole

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paratorino vancouver small  sochi 2 small  pyeongchang-2018
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Stesse regole e dimensioni del campo. Uniche differenze: l'uso dello slit­tino (sledge), munito di due lame per scivolare e sotto le quali può passare il disco; le mazze, che sono due e hanno la doppia funzione di spinta e di controllo del disco; la durata, tre tempi da 15 minuti. L'hockey su ghiaccio su slittino è la versione paralimpica dell'hockey su ghiaccio e, a partire dal suo esordio nel programma delle Paralimpiadi di Lillehammer '94, ha at­tratto sempre più spettatori durante i Giochi Paralimpici Invernali. È una disciplina dai ritmi veloci, molto "fisica", praticata da atleti di sesso maschile con disabilità fisiche degli arti inferiori. È regolamentato dall'IPC at­traverso il Comitato Paralimpico Internazionale Hockey su Ghiaccio. Esso si attiene ai regolamenti della Federazione Internazionale Hockey su Ghiaccio (IIHF). Come nel caso dell'hockey su ghiaccio, ogni squadra cerca di avere la meglio sull'avversario lanciando un disco di gomma dura (puck) lungo il campo di gioco e facendolo entrare nella rete avversaria, impedendo allo stesso tempo che l'avversario faccia altrettanto. Ogni squadra è formata da sei giocatori, compreso il portiere. Le partite di hockey su ghiaccio su slittino prevedono tre tempi da quindici minuti effettivi

 

Tecnologia e attrezzature

Le principali differenze di equipaggiamento tra hockey su ghiaccio olimpico e ice sledge hockey paralimpico sono le mazze da gioco e naturalmente lo slittino, come detto, munito di due lame. Le mazze da gioco sono due invece di una e hanno la doppia funzione di spinta (usando il lato munito di punta in metallo come fosse un bastone da sci di fondo) e di controllo e tiro del di­sco (usando l'estremità a forma di paletta).

 

Storia

L'hockey su ghiaccio su slittino deriva dall'hockey su ghiaccio ed è stato ideato in un centro di riabilitazione di Stoccolma all'inizio degli anni Sessanta da un gruppo di disabili svedesi. Sono stati proprio questi pionieri a realizzare una slitta con una struttura metallica modificata provvi­sta di due lame da hockey di dimensioni regolamentari, che permettevano al disco di passare al di sotto. Utilizzando mazze rotonde munite di ap­posite maniglie, queste persone si affrontavano in partite (senza il por­tiere) su un lago ghiacciato a sud di Stoccolma. La nuova disciplina prese piede e già nel 1969 la città di Stoccolma vantava un campionato con cin­que squadre, che comprendevano giocatori disabili e giocatori normal­mente abili. In quello stesso anno, Stoccolma ospitò il primo incontro in­ternazionale di hockey su ghiaccio su slittino fra una squadra locale e una di Oslo. Negli anni Settanta, le rappresentative nazionali di queste due squadre si affrontavano una o due volte l'anno. Molti altri Paesi iniziarono a formare le proprie squadre, fra i quali la Gran Bretagna (1981), il Canada (1982), gli Stai Uniti (1990), l'Estonia e il Giappone (1993). In occasione dei primi Giochi Paralimpici Invernali organizzati nel 1976 a Ornskòldsvik, in Svezia, due rappresentative nazionali svedesi si affrontarono in un in­contro dimostrativo. L'hockey su ghiaccio su slittino diventò disciplina ef­fettiva soltanto ai Giochi Paralimpici Invernali di Lillehammer nel 1994. Il Canada, la Norvegia, la Svezia, la Gran Bretagna, gli Stati Uniti, il Giappone e l'Estonia dominano le competizioni a livello internazionale; tuttavia que­sto sport è in continua crescita, come dimostrato dalla nascita di nuove rappresentative di club nate in Germania, Olanda, Danimarca, Repubblica Ceca, Russia e Corea

 
 
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