Atletica moderna
Le antiche tradizioni greche e celtiche svolgono un ruolo fondamentale nella moderna rinascita dell'atletica nel sec. XIX in Gran Bretagna. In Scozia, nel 1827, si tiene la prima edizione dei Border Games, che si riallacciano alle tradizioni celtiche di epoca medievale; il programma di gara della manifestazione prevede due prove di corsa, salti in alto, lungo e triplo, lancio della pietra da 16 e da 26 libbre, lancio del martello da 12 libbre. Nel 1837, al college di Eton, nei pressi di Londra, si svolgono le prima gare universitarie interclass. In Scozia, poco dopo, iniziano a disputarsi anche gli Highland Games. Intanto in Inghilterra il rettore del college di Rugby Thomas Arnold, deciso assertore dell'importanza dello sport come strumento educativo e appassionato cultore dell'antichità classica, include tra le competizioni sportive dei suoi allievi le prove atletiche degli antichi Giochi olimpici. Arnold fissa norme e consuetudini agonistiche, tecniche, metodologiche e perfino organizzative (come creare e gestire un club atletico), che divengono fondamentali nel periodo successivo e la cui influenza, sotto il più ampio profilo etico-pedagogico e sociale, giunge fino a Pierre de Coubertin. L'esempio di Arnold viene presto seguito: è del 1864 la prima competizione tra studenti di Oxford e Cambridge. Intanto, dall'altra parte dell'oceano, a Hoboken, nel New Jersey, si svolge nel 1838 la prima manifestazione d'atletica documentata. La prima manifestazione cui partecipano tutti i migliori atleti di una nazione viene disputata a Londra nel 1866 e comprende prove di tradizione ellenica, celtica e popolare come la marcia: 100 yd, 440 yd, 880 yd, miglio, 4 miglia e 120 yd ostacoli per la corsa; 7 miglia per la marcia; salto in alto, in lungo e con l'asta; lancio del peso e martello.